Riguardo il combattimento, rispetto al precedente Uncharted 2, sono stati fatti passi importanti: accade spesso di dover fronteggiare i nemici in scazzottate da film hollywoodiano. E’ necessaria una certa esperienza con i tasti, al fine di renderle più realistiche e divertenti, altrimenti trasformeremo il protagonista del gioco in un grottesco pugile che tira pugni a vuoto oppure a caso.
Vi sono alcuni momenti di gioco un po’ confusi, come ad esempio nel 3° capitolo, in cui Nathan 11enne si introduce furtivamente in un museo colombiano ed è atteso da Sullivan e Marlowe, dai quali cerca di scappare. Qui comincia una fuga concitata e inizialmente difficile da gestire, soprattutto per un neofita del gioco, durante il quale “Nate” cade spesso dai tetti (e quindi muore… momentaneamente): risulta piuttosto frustrante.
Oppure nel capitolo 8 “La Cittadella”, quando occorre scalare una torre sfruttando delle catene pendenti, l’ultima di queste risulta difficile da sfruttare per aggrapparsi ad una finestra ed entrare nella struttura, in quanto non si riesce a far interagire Nathan in maniera abbastanza intuitiva (occorre fare sapiente uso del tasto X per saltare).
Oppure nel capitolo 8 “La Cittadella”, quando occorre scalare una torre sfruttando delle catene pendenti, l’ultima di queste risulta difficile da sfruttare per aggrapparsi ad una finestra ed entrare nella struttura, in quanto non si riesce a far interagire Nathan in maniera abbastanza intuitiva (occorre fare sapiente uso del tasto X per saltare).
Va sottolineato un altro punto a favore della Naughty Dog: a differenza di molti giochi, i tempi di ricaricamento di una scena dal punto in cui il protagonista commette l’errore sono brevissimi. Ad esempio in Assassin’s Creed Revelations, quando Ezio Auditore si desincronizza, occorre attendere molti secondi prima di poter tornare a giocare. Per fare altri esempi, la situazione risulta ancor peggiore in Mass Effect 2, in cui l’attesa è troppo dilatata per un gioco moderno.
La “scenografia” diUncharted 3 e la cura dei dettagli cinematografici, di gran lunga permettono di chiudere un occhio (anzi due) alle mancanze tecniche che, va detto, sono veramente ridotte se paragonate ai difetti legati di texture o imprecisioni di giochi dello stesso genere o ai precedenti capitoli di Uncharted. Inoltre, sono tante le fasi della storia che fanno dimenticare quelle meno avvincenti. La suspence e gli eventi che si susseguono, a volte lasciano incollati allo schermo del televisore per interi minuti di puro piacere videoludico: desideriamo segnalare il capitolo 6 “Le Chateau” in cui siamo rimasti impressionati dal livello cinematografico che solo la Naughty Dog riesce a raggiungere.
Gli oggetti che fanno parte degli ambienti sono più interattivi del precedente capitolo, come ad esempio gli estintori e le bottiglie, addirittura un pesce morto.
Gli enigmi presentano un design curatissimo e sono particolarmente divertenti, di certo i migliori di tutta la serie e risultano più duri da risolvere rispetto al passato. E’ consigliabile disattivare i “Suggerimenti di gioco”, perchè a volte risultano un po’ troppo tempestivi: questa volta potrebbe accadere di trascorrere molti minuti a fissare il diario di viaggio. per comprendere come risolvere i rompicapo.
MULTIPLAYER
Quest’ultimo capitolo di Uncharted, titolo veramente completo, è eccellente anche per il multiplayer di cui è corredato. Le modalità di gioco sono 9: 3 sono co-op per combattere contro nemici controllati dalla CPU e 6 che permettono di affrontare altri giocatori. Ha un menù chiaro ed intuitivo e possiamo intervenire sui personaggi personalizzandoli in vari aspetti. Si possono selezionare le armi che si preferiscono da un discreto arsenale.
UN RINGRAZIAMENTO A CRICRI e LALLO!
VOTO: 98
MINI COMMENTO DI CRICRI: uno dei migliori giochi ps3 che ha una grafica spettacolare,un divertimento assicurato e giocabilità ottima! Gli unici difetti sono una longevità piu bassa rispetto al secondo capitolo e un Multiplayer ( come sempre) buggato...
Nessun commento:
Posta un commento